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note dal cinematografo

NOTE DAL CINEMATOGRAFO / Appunti scimmieschi attorno al cinema, i suoi posti.

The Killing of a Sacred Deer

Quello che avevo trovato a tratti forzato in The Lobster, mi è parso non solo convincente, ma addirittura indispensabile in questo. Maggiore è il coinvolgimento emotivo del personaggio, meno sono le corde con le quali, sfiorando il limite dell’ibernazione, è interpretato il ruolo—quasi come se l’attore stesse scorrendo la sceneggiatura in una sessione di lettura, piuttosto che recitarla anima e cuore secondo mestiere. È una scelta spassionatamente anticonvenzionale, acuta e, nonostante le apparenze, più profonda che semplicemente stilistica, con cui Yorgos Lanthimos ci racconta una storia surreale in cui tragedia greca e satira sociale si sposano—e felicemente figliano. The Killing of a Sacred Deer è un film che impone una riflessione anche a chi vorrebbe dimenticarlo già al tetro passaggio dei titoli di coda.

 
—acYorgos Lanthimos, 2017