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note dal cinematografo

NOTE DAL CINEMATOGRAFO / Appunti scimmieschi attorno al cinema, i suoi posti.

Uncut Gems

Non l’amore, la passione, le ambizioni, la sofferenza. Meno di tutto quella fisica. Sfiga e ingiustizia sono le cose che più di qualsiasi altra muovono empatia, e allo stesso tempo quelle che una storia meglio riesce a raccontare facendole percepire anche oltre il paradosso. Dovesse capitarci di conoscere un Howard Ratner avremmo presto nei suoi confronti gli stessi sentimenti di sua moglie o gli stessi pruriti del canino Phil. Ma nelle due ore febbrili, pericolosamente elettriche di Uncut Jems, nostre sono la sua ansia, la sua rabbia, la sua apnea.
Per ragioni perse nel mio nebbioso recente, mi ero convinto che fosse una raccolta dei migliori momenti di stand-up comedy di Adam Sandler. Non avrei potuto essere più fuori strada. Uncut Jems è un film, l’ultimo funambolismo dei fratelli Safdie, e non è una commedia, ma un thriller. Dopo Good Time, un altro vorticoso lavoro che soffia vento fresco nelle flosce vele di un genere da tempo stagnante in cliché vecchi di almeno trent’anni. Alla faccia muffa del mio scarso interesse per i film di genere, il piacere e la sorpresa di un film visto per puro caso.

 
—acJosh & Benny Safdie, 2019