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note dal cinematografo

NOTE DAL CINEMATOGRAFO / Appunti scimmieschi attorno al cinema, i suoi posti.

Laputa

Giovedì pomeriggio, atteso come ogni settimana, la sala era buia. Quando Charles entrò, eravamo già tutti seduti. Bianco, molleggiato e occhialuto prese posto nella sedia scomoda di fianco alla prima fila e senza alcuna premessa fece partire il film.
La sequenza di apertura di Laputa arresta il cuore, leva letteralmente in respiro. Quante volte l'ho rivista da allora, tante ho rivissuto lo stesso palpito. Miyazaki riesce a portare nei primi minuti l’intensità climatica di un ultimo atto. La bellezza di una scena può esistere oltre il verbo e la conoscenza. Il suo valore drammatico ed empatico oltre il costrutto narrativo, oltre una storia di cui ancora non si sa nulla.
Da un’aeronave che fa puì puì puì puì puì una bambina scivola nel vuoto, cade dal cielo, nelle nuvole sviene, nella notte scompare.

 
—acHayao Miyazaki, 1986