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note dal cinematografo

NOTE DAL CINEMATOGRAFO / Appunti scimmieschi attorno al cinema, i suoi posti.

The Souvenir

Dopo una lunga astinenza torno a vedere un film. Innamorandomene perdutamente. Non è solo perché tocca temi vicini alla mia personale esperienza che trovo l’ultimo lavoro di Joanna Hogg straordinario, ma perché The Souvenir è davvero una perla rara e riluce, oltre che della sua lattea materia, di un coro di interpretazioni profondamente ispirate—dalle voci soliste di Honor Swinton Byrne e Tom Burke all’eterea presenza di Tilda Swinton, e il pungente cammeo di Richard Ayoade.
Fa riflettere come The Souvenir, che proprio per i suoi dialoghi incanta, sia stato girato senza una sceneggiatura tradizionale, affidandosi al genio dell’improvvisazione e alla sensibilità della regista di guidarne il delicato equilibrio. E fa riflettere sul ruolo dello scrittore, su come gli attori possano diventare di fatto coautori, e il cinema artisticamente ancora più collettivo senza che ciò annacqui l’identità dell’opera.

 
—acJoanna Hogg, 2019