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note dal cinematografo

NOTE DAL CINEMATOGRAFO / Appunti scimmieschi attorno al cinema, i suoi posti.

It’s a Wonderful Life

Nella penombra di una sala di proiezione, il più cazzuto regista che sia mai esistito si lascia sfiorare la pelle ispida e le aride gote dal fumo languido di una sigaretta. Quando le luci si accendono i suoi occhi sono più azzurri, ma le palpebre rosse, la voce rotta, e dalle labbra addolcite da un tremulo sorriso, una sola stentata esclamazione—incredibile.
Nessun commento riuscirebbe a parlare in modo più vivido e sincero di It’s a Wonderful Life, Frank Capra, di questa fortunata immagine. David Lynch commosso nel rivederne alcune scene, sopraffatto quasi vinto di fronte alla struggente meraviglia dell’irripetibile.

 
—acFrank Capra, 1946