Fuochi di sopra Proprio adesso ed è impossibile. Il tamburo che gira non è di latta ma pieno di cose di chimico umore. I fuochi di sopra poi il legno che parla non si capisce e come i topi scricchiola. Che fine hanno fatto. Se morti nel gesso si sono dati o fatti giganti. Veri di rabbia immoti nel vuoto di una caccia finita e un amore perduto. —ac12 November 2020
Miele di paglia Bevi acqua come cani il vino, di vite storte ti ubriachi. Sai dei sogni di tutti i folli il miele di paglia dei loro graffi. Novembre ladro, ti prego resta. Continua a rubare, mentire ed essere. Non farti ammazzare dalla volpe dorata né dal respiro che porta via il giorno. —ac8 November 2020
Canoni e fughe inverse Le sei e trentotto la scimmia più nera e più forte. Coi denti rotti il petto d’acciaio lo sguardo demente. Sono canoni e fughe inverse del tempo le fiere mute. Solo numeri estratti come idee non scritte dimenticate. —ac18 October 2020
La torre delle scimmie Quando rapito venne in città nulla sapeva delle strade e dei muri dei cavi di ferro sopra i tetti. Le statue nelle piazze lo guardavano col sospetto dei padri non pronti che il tempo trasforma in mortale amore. Capitato senza giorno nel quartiere delle scimmie vide la torre. Si avvicinò a respirare il cemento freddo. E quando folli di febbre scomposta le strane bestie si fecero avanti all’urlo lacero chiuse gli occhi e dalla musica si lasciò ferire. —ac3 October 2020
Cuore degli ultimi La luna innevata è più chiara del giorno, e le idee verranno. Sul dorso scarno del candido arcano feroci affamate e sporche di vita. Un furore insano che nel fango affonda di merda amara si avvelena. Poi nudi dell’elmo, sotto una coltre scura che pesa e punge come lana fradicia sulla pelle. Il cuore degli ultimi, di chi ogni giorno nel freddo muore e ogni domani ancora vive. —ac2 October 2020