Maria Come si può non amare i mattoni di questa città le sue notti puntate dallo splendore bestiale di mille occhietti argentati le sue mattine di bianca cera e del suo porto i suoni convulsi. Come non credere a Maria schiva zingara dei suoi vicoli lordi alle sue piastrelle sconnesse ladre dei sogni di quanti sguardi vi si siano persi a cercare il cielo, a trovare polvere. E alla bellezza con cui ferisce e possiede chi ha il privilegio immenso di bere assetato il suo ruvido sangue. —ac30 August 2018