Addio conducente Addio conducente. Il suo cenno tagliato da un riflesso di plastica e non fa freddo. Mi guarda nuda da una panchina una ragazza sola con il cappuccio azzurro. Piatta silente senza corpo la mia ombra incompiuta le scivola addosso. Sono lunghi e storti i corridoi della notte. Nel sottobosco hanno sparso un trito di foglie, di legno fresco. Profumo incanto di vaniglia e mandorla quasi erba di dolci illusioni quasi casa. —ac18 March 2019