Stato d’assedio Stato della mente, stato d’assedio. Su di me la notte materna e pietosa la mia umida stanza di neon e asfalto. Sotto i piedi un fiume, il suo moto oscuro sia sangue denso o il mio vero catrame. Cammino col viso dipinto di grasso un riflesso di lama segna d’ambra la pelle. Fitzrovia Fitzrovia d’amore tradito e rabbia. Eppure è qui che affioro e vivo e piangendo stringo di una talpa il cuore nella vuota carcassa che soffocando indosso. —ac5 July 2020