—ac
FranzKline_LeGros_1961.jpg

stanze

Stato d’assedio

Stato della mente, stato d’assedio.

Su di me la notte materna e pietosa
la mia umida stanza di neon e asfalto.

Sotto i piedi un fiume, il suo moto oscuro
sia sangue denso o il mio vero catrame.

Cammino col viso dipinto di grasso
un riflesso di lama segna d’ambra la pelle.

Fitzrovia Fitzrovia d’amore tradito e rabbia.

Eppure è qui che affioro e vivo
e piangendo stringo di una talpa il cuore
nella vuota carcassa che soffocando indosso.


—ac