Sono proprio belli i topi che prendono la metropolitana dopo mezzanotte. Sono scuri e hanno la coda nera, non rosa come il lungo e sottile pene dei roditori domestici. Solo a manifestarsi della ronda di questa notte, corre lontano dai muri tondi della stazione. Meno inquieto della sua natura, si muove senza timore tra le ombre dell’ora vacca sparse senza apparente matematica sotto Goodge Street. Fa cose che non sono chiare a me come a chiunque avesse lo stesso privilegio di notarlo e dietro una sciarpa seguirne il gesto. Senza aggiungere rumore che sia udibile, fa quello che deve come tutti, meno alieno e animale di quanto la storia lo vorrebbe. Al contrario, almeno in questo, decisamente umano.